lunedì 23 marzo 2020

Amerdad

Amerdad 

(Mitologia Persiana). 

Nome che  gli antichi Persiani davano ad un buon genio per merito del quale i frutti, creati dal  dio Ormuzd, avevano sapore.  

Presiedeva alle acque.  

domenica 15 marzo 2020

Fu-xi - Fu-hsi


Fu-xi
Fu-hsi
  
E il primo dei tre eroi civilizzatori cinesi; ha inventato il matrimonio e insegnato agli uomini la pesca. Ma, soprattutto, è il   creatore della musica e degli   otto trigrammi che costituiscono i fondamenti della scrittura.
Le nozze con la sorella Nu-gua simboleggiano l’equilibrio   delle forze Yin e Yang. Nu-gua  ha come attributi il compasso e   il circolo, Fu-xi una squadra a   cappello: insieme simboleggiano la costruzione del mondo, il   cielo (rotondo) e la terra (quadrata). Rilievi dell’epoca Han li   mostrano con le parti inferiori    dei corpi serpentine e allacciate   fra loro.
  

giovedì 12 marzo 2020

Ameshaspenta

Ameshaspenta 

(Mitologia  Persiana). 

Così  i Persiani chiamavano sei benevoli geni, o santi immortali, protettori degli uomini onesti e buoni,  che risiedevano intorno al  grande Ormuzd e l’aiutavano nella lotta contro Ahariman. 
Essi si chiamavano: Asha (la giustizia), Vohu Mana (il buon pen- siero),  Kshatra (il dominio divino),  Armaiti (l’umiltà), Haurvatat  (la salute derivante da una coscienza tranquilla) e Ameretat (l’immortalità). Ciascuno di  essi era preposto ad un elemento del mondo naturale.  

domenica 8 marzo 2020

Amharia

Amharia

(Mitologia. Etrusca).

Divinità  adorata dagli Etruschi; presiedeva alla giustizia e alla vendetta.   

giovedì 5 marzo 2020

Ame no Mi-naka-nushi

Ame no Mi-naka-nushi 

(Signore  del centro augusto del cielo). 
Secondo la mitologia shintoista, una delle tre divinità primarie, nate dalla materia per generazione spontanea.   

domenica 1 marzo 2020

Mito e rito

Mito e rito
Mito e rito entrano nei boschi di pioppi  tremuli, nei laghi orlati di salici,   nelle mareggiate. E leggendo certe   pagine lawrenciane ci prende lo stesso sgomento,  grandioso, cosmico, che ci tocca quando  su un prato battuto dal vento di un’isola  del Nord un cromlech ci appare, uno   di quei cerchi di pietre seminascosti   tra i fiori giallini e i fili d’erba, testimonianza che lì qualcuno ha saputo specchiare  l’universo e venerarne le forze.     Chi non ha visto Poseidone, non conosce  il mare. 
Chi non ha mai visto le Amadriadi,   le Oreadi, le Naiadi almeno una volta   non conosce gli alberi, né i castagni   dei boschi né i tigli dei viali di   città, e non sa che cosa siano le montagne,   quelle che precipitano rocciose tra   i pini e quelle dei ghiacci perenni, né  i corsi d’acqua, il torrente tormentato  dai rovi e dagli scogli e l’amplio fluire  del fiume.     
Un segno mitico dà forma alla natura   e crea il legame tra la sua essenza   e la nostra: senza mito, essa diviene   quell’informe scenario, quel grande   magazzino da cui la nostra civiltà   si è approvvigionata senza amore e senza  venerazione per secoli, lasciando   soltanto la poesia a riparare, e dar   rifugio agli dèi in esilio.   
Con la morte di Pan, con la cacciata   di Priapo dagli orti, delle Ninfe dalle  foreste, di Artemide dalla luna e di   Apollo dal sole, la natura perde la   sua forza vivente, fatta di luci, di   profumi, di colori, di sapori, di panico,  di esultanza, di bellezza. Gli alberi  diventano soltanto alberi, le pietre   soltanto pietre, le onde soltanto   onde. Allora la natura non ci parla   più, le energie viventi della terra,   del mare, del cielo non hanno più forma  né nome. Allora i cervi, i salmoni,   le allodole sono davvero in pericolo.    
Ma se ritorna il mito, ritornano l’anima  e l’incanto; se ritorna Pan, porta   con sé tutte le altre divinità della  natura. Quando Pan è vivo, ci dice   James Hillman, allora anche la natura  lo è. Così noi udiamo la notte sui rami  di un pino lo stridio di una. civetta,  e sappiamo che è Atena, vediamo un mattino   sulla riva del mare un guscio di conchiglia e   diciamo: è Afrodite. 
Giuseppe Conte
Il passaggio di Ermes
Riflessioni sul mito
Ponte alle Grazie, 1999, Milano
Pagine 62-63