giovedì 7 dicembre 2023

Pace

 Pace


Donna, che vince i pregi di Natura,

Che porta al crin serto di verde alloro,

Versa a una man ricchezze a dismisura,

Che fanno della terra ampio ristoro.

Nell’altra man, che spinge all’uom sicura

Porta l’olivo con gentil lavoro,

Ilare, grata, generosa, e pura

Pinge ne’gesti suoi gioia, e decoro.

Dal Ciel, dal mondo tutto è venerata,

Che accende al cor d’ogni piacer la face,

E quanto più si asconde è più bramata.

Di ben, di guadio fonte almo, e verace,

D’arti, e di scienze sede appien bëata

Vera figlia di Dio quest’è la Pace.



Andrea Salomone, Mitologia iconologica, 1841


lunedì 6 novembre 2023

Giustizia

 Giustizia


Vergine altera, taciturna, e cheta

Con grave sguardo, e con sereno aspetto

Senza sentir di tema il vil difetto

Siede maestosa, e non è trista, o lieta.

Due fanciulle ha vicino, ed alla meta

Di gran disegno volge l’intelletto,

Cura del tutto ognor si nudre in petto,

Che alcun si accosti proibisce, e vieta

Nemica di tesori, e di ricchezza

Solo il giusto con essa al mondo giova ;

Dà la mano agli oppressi, i forti sprezza.

Spada, e bilancia ha in man, con questa prova

Scandagliare, e punir dritti sol prezza

Giustizia è scudo all’uom quando la trova.



Andrea Salomone, Mitologia iconologica, 1841


giovedì 5 ottobre 2023

Verità

 Verità


Chi è mai costei, che eterna maraviglia

Desta nell’alma, e l’incoraggia, e guida ?

Chi è mai costei che ogni periglio sfida,

E nel sembiante agli Angioli somiglia ?

Chi è mai costei, che la ragion consiglia,

Nuda del tutto, e in pochi cor s’annida ?

Chi è mai costei, che ad un cristallo affida

Le proprie forme, e al retto sol s’appiglia ?

Chi è mai costei, che da ciascuno odiata

Se stessa a palesar giammai non resta,

Costante più, quanto è di più sprezzata.

Che del par lieta in calma, ed in tempesta

Figlia del tempo, che l’aspetta, e guata.

Sappi mortal, la Veritade è questa.



Andrea Salomone, Mitologia iconologica, 1841


domenica 3 settembre 2023

Proserpina

 Proserpina


Truce in volto, e nel tratto aspra Regina,

Che la sua possa dispietata impiega

Contro l’abisso, che discioglie, e lega,

E spesso avvolge in più fatal ruina.

Perchè prigion la sua beltà divina

Ella conosce il suo furor dispiega,

E se al tartaro mai le luci piega

Maggior tormento il guardo suo destina.

Quando a rapirla il fier Plutone si mosse

Ella per dimostrar la sua fermezza

La lunga barba a pelo a pel gli scosse.

E pur perder dovette ogni fierezza,

E rimaner fra quelle orrende fosse :

Anche tristo è il destin della bellezza.



Andrea Salomone, Mitologia iconologica, 1841


mercoledì 9 agosto 2023

Cibele

 Cibele


Colle torri sul crin superba, e forte

Si mostra nel poter la Dea Tellura,

Che tutti unisce i pregi di natura,

E per essa il mortal teme la morte.

Ella forma dell’uom spesso la sorte,

Essa di dargli ogni contento hà cura ;

Se manca il suo favor tutto è sventura,

Chè il mondo regge con maniere accorte.

Colla materna man sparge ogni bene,

Di ciò, che vive ella si fà sostegno,

E tutti toglie all’aspre, e acerbe pene.

Non tradisce d’alcuno unqua il disegno,

Nell’opre sue tutto sperar conviene.

Chè dipende da lei dominio, e regno


Andrea Salomone, Mitologia iconologica, 1841


giovedì 6 luglio 2023

Bacco

 Bacco


Figlio a due genitrici almo, e possente,

Col tirso in man di foglie coronato

Senza provar dolor scherza sovente

Con due gran tigri, che gli sono allato.

Conforto dell’afflitto, ed impotente,

Vince per tutto, e pur non pugna armato,

Ristoro della vita è nominato

Con mille varii altari in orïente.

Amico di piaceri, ed allegrezza,

Or timido, or ardito, or forte, or fiacco

Sprezzator di tesoro, e di ricchezza.

In danzc, e in feste non divien mai stracco

Egli accende il sapere, e la bellezza.

Arbitro d’ogni core, eccovi Bacco


Andrea Salomone, Mitologia iconologica, 1841


mercoledì 5 luglio 2023

Plutone

 Plutone


Con sette corna attorcigliate in fronte

Con scettro rüidissimo, e pesantc,

Con altissimo capo al par d’un monte,

Che minaccia i mortali in ogni istante.

Che cerca i danni altrui con voglie prontc,

Che scnote il mondo al muover delle piante,

Che versa ognor da lumi un tristo fonte,

E sè stesso a soffrir non è bastante.

Si cruccia, si addolora, e avvien che morda

I labbri spesso nel dolor caduto,

E co’ mugiti il cielo e il mondo assorda.

In svelar il suo duol non è mai muto,

Apre la bocca ognor di sangue lorda

Per bestemiare il ciel, eccovi Pluto.


Andrea Salomone, Mitologia iconologica, 1841


venerdì 9 giugno 2023

giano

 giano


Duplice aspetto in Maestà Suprema

Dimostra per donar leggi alla terra

Il Nume della pace, e della guerra,

Che sa riunir in lui speranza, e tema.

Egli fa che il mortal vacilla, e trema

Quando le porte del furor disserra,

E quando il sacro olivo innalza, e afferra.

Ê cagion, che il mortal di più non gema.

Accoppia in lui due ben contrarii affetti,

La speranza, e il timor sostiene a gara,

E li versa del pari in tutti i petti.

Or dà contento, ed or la doglia amara,

Ma grande è più fra due contrarii oggetti,

E di pace il piacer da lui s’impara.


Andrea Salomone, Mitologia iconologica, 1841


lunedì 8 maggio 2023

Genio

 Genio


Nudo, alato fanciullo, e cieco insieme

L’antichità dipinse il nume Amore,

Signor dell’alme, e guidator del core,

Fabbricator d’affanni, e insiem di speme.

Per esso l’uomo or s’ingoraggia, or teme,

Or s’innalza, or cade in folle errore,

Or prova alto diletto, ed or dolore,

Ora gioisce, ed or paventa, e geme.

Tutti i seguaci suoi di pianti ei pasce,

Gl’uomini, e i Numi a rea battaglia sfida

Flagello del mortal fin da che nasce.

Cieco chi il siegue a precipizio guida,

Egli è tormento all’uom fin dalle fasce :

Folle colui, che a un Nume tal si fida.



Andrea Salomone, Mitologia iconologica, 1841


martedì 4 aprile 2023

Saturno

Saturno


Ceppo possente d’una stirpe altera,

Fabro d’ogn’avvenir, d’ogn’possanza :

Il Nume è questo, che ogni Nume avvanza,

Da cui vien la genia, che in Ciel impera.

La sua possanza un dì troppo severa

Par che a figli togliesse ogni speranza,

Ebbe primo nel ciel divina stanza

Quando formò de’ Dei la vasta schiera.

Questo è quel Dio, di cui i rei consigli

Fer la moglie tremar, ma i suoi furori

Furo ingannati, e generò più figli.

Perduto in Ciel il trono, e i primi onori

Fra gli Arcadi salvossi da perigli,

Donde piacque istruir gl’agricoltori.


Andrea Salomone, Mitologia iconologica, 1841

sabato 25 marzo 2023

Destino

 Destino

Bendato vecchio in fiero trono assiso,

Da cui pendono ognor mille catene,

In cui stretto dell’uom gl’eventi tiene

Con atto grave, e in furibondo viso.

Ogni avvenir dal suo poter deciso,

Nè i desiderii del mortal previene,

Sordo agl’affanni altrui, sordo alle pene,

E tutto, che egli vuol tutto, è preciso.

Libro eterno sostien con mano ardita,

In cui scritto a carattere Divino

Sta quel che fia di qualsivoglia vita.

Alcun non giunge al fatal tron vicino,

Che all’uom da lungi la carriera addita,

Nè val forza mortal contro al destino.


Andrea Salomone, Mitologia iconologica, 1841


mercoledì 15 marzo 2023

Occasione

Occasione


Donna nuda, ed alata il piè veloce

Rapida muove, si presenta, e fugge,

Come Meteora, che le selve adugge,

Passa come passar suole una voce.

Crinita fronte porta, ed è precoce

Il suo favor, che se al mortal mai sfugge

Non più ritorna, e l’uomo invan si strugge

Nel pentimento, e nel rimorso atroce.

Porta un rasoio nella destra mano,

Che tronca nel fuggir qual sia baldanza,

Tien l’altra un velo, e l’alza in modo strano.

Covre questo del bene ogni sembianza,

Ecco l’Occasïon, che l’uomo invano

Che torni a voti suoi tien più speranza.




Andrea Salomone, Mitologia iconologica, 1841


giovedì 9 marzo 2023

KŪLGRINDA - Chants to Lithuanian Gods

KŪLGRINDA - Chants To Lithuanian Gods (Canti agli dei lituani)

Il gruppo folkloristico di rituali Romuva 'Kūlgrinda' esegue canti dedicati agli dei lituani durante il festival delle canzoni lituane a Vilnius.


Serata degli ensemble del festival delle canzoni lituane:


Cerimonia di accensione del fuoco festivo


IL FUOCO ARDE

Musica popolare lituana e di Raimundas Martinkenas

Parole della professoressa Inija Trinkūnienė

Coreografia di Laimutė Kisielienė, composizione di Raminta Čyplytė

Diretto da Egidijus Kaveckas

Soliste delle cantanti dell'ensemble 'Ratilio'


I CAMPI DI ROMUVA RISONANO

Arrangiamento di Donatas Bielkauskas

Canta l'ensemble 'Kūlgrinda'


PREGHIERA ALLA DEA ŽEMYNA

Canto popolare, elettronica di Donatas Bielkauskas

Coreografia di Vidmantas Mačiulskis, composizione di Roberta Leščinskaitė

Canta l'ensemble 'Kūlgrinda'


mercoledì 8 marzo 2023

Litavis

Litavis

Divinità venerata nel territorio di Mâlain, ad occidente di Digione. Congiunta normalmente con Mars Cicolluis, Litavis è considerata una dea bellicosa , identificabile con Bellona. 

Litavis come il suo paredro Mars Cicolluis sarebbe, al pari della Bellona asiatica, una divinità della terra feconda. Le iscrizioni che le si riferiscono sono soltanto ex voto da cui non pare ricavabile nulla di sicuro.

Interessante appare invece la questione del nome della dea, che viene connesso con quello di Litavia ( nome della Gallia per i Celti delle isole ) e con altri analoghi : il tema andrebbe accostato a quello del latino litus e indicherebbe appunto la  “costa” ,  la “spiaggia”.

 


martedì 7 marzo 2023

Toccare gli Dei: Riti, Esperienze Sensoriali e Interazioni "Fisiche" con il Divino nel Mondo Antico Greco

Toccare gli Dei: Riti, Esperienze Sensoriali e Interazioni "Fisiche" con il Divino nel Mondo Antico Greco.

L'antropomorfismo degli dei greci che prevale nella tradizione letteraria fondata da Omero ed Esiodo consente una vicinanza fisica, persino un'intimità, tra mortali e Immortali, come si può leggere nei miti. Ma cosa succede nelle pratiche rituali, che mirano appunto a stabilire un contatto tra i mortali e il mondo divino? Il devoto riesce a "toccare" gli dei? E lo intende veramente a "toccare" il dio? Queste domande sono il punto di partenza del saggio. L'analisi mira a fare luce sui diversi tipi di contatti che esistevano tra i Greci e le statue dei loro dei, al fine di determinare fino a che punto questi contatti fisici venivano percepiti come un mezzo per toccare gli dei stessi. La maggior parte degli esempi selezionati provengono dalla documentazione letteraria, epigrafica e archeologica che va dall'epoca arcaica al periodo romano.


GAIA. Revue interdisciplinaire sur la Grèce ancienne  Année 2017  

Fait partie d'un numéro thématique : Toucher le corps dans l'Antiquité


GAIA. Rivista interdisciplinare sulla Grecia antica Anno 2017

Fa parte di un numero tematico: Toccare il corpo nell'Antichità.


scheda di riassunto dell’articolo


domenica 5 marzo 2023

Carità

 Carità


Femina vaga con piangenti lumi

Vittima geme di fatal dolore

Presso una rea prigion sembra, che muore

Ancorchè invoca indarno vomini, e Numi.

Versa dagli occhi ognor due caldi fiumi

Mentre geme tra ferri il Genitore,

Stende le braccia a lui con dolce amore

Condannando del mondo i rei costumi.

E per mostrar d’amor l’opra più bella

Al vecchio, che per fame è fatto un gelo

In bocca dà la filïal mammella.

Lo toglie a morte con sì nobil zelo,

Mortal la mira, e dì a ciascuno è quella

La carità, che sol si trova in Cielo.



Andrea Salomone, Mitologia iconologica, 1841


sabato 4 marzo 2023

laghi sacri

laghi sacri

I Galli avevano un rispetto religioso per i laghi, che consideravano o come divinità, o almeno come i luoghi che queste sceglievano come dimora; davano persino a questi laghi il nome di alcune divinità particolari. Il più celebre era il lago di Tolosa, nel quale gettavano, in monete, in lingotti o in barre, l'oro e l'argento presi dai nemici.


martedì 28 febbraio 2023

Fama

 Fama


Garrula donna, irrequïeta, alata,

Che silenzio, e ritiro insiem abborre,

Il mar, la terra, e il mondo tutto scorre,

Onde l’opre d’ognun narra, e dilata.

Il male, e il ben palesa ognor sfrenata,

Dall’uno, all’altro polo a un punto accorre,

Nè alla sua voce si può forza opporre,

E quanto più si cela è più ostinata.

Porta due trombe il regno, il tron, l’impero.

Biasma, o decanta, e saper tutto chiede ;

Benchè talor confonda il falso, e il vero.

Fama è costei, che ognun le presta fede,

I morti, e i vivi svela al mondo intero.

E chi amica non l’hà spento si vede.



Andrea Salomone, Mitologia iconologica, 1841


lunedì 27 febbraio 2023

Allegrezza

 Allegrezza


Donna gentil, che immota ognor si stà,

Nè per stanchezza mai raffrena il piè,

Serto rëal colla sinistra dà,

E talor d’un pastor ne forma un Rè.

Con la man destra un’ ancora poi fà

Fissare al suol, che mobile non è,

Chi questo bel problema scioglierà

Scorgerà quello, che non trova in sè.

Donzellette, e fanciulli in ogni dì

Essa a se chiama quanti averne può,

Ognùn ride, e con lei pronunzia il sì

Tal’emblema palese or io vi fò,

Allegrezza è costei, che in me finì

Amica de’ fanciulli, e a vecchi nò.


Andrea Salomone, Mitologia iconologica, 1841


domenica 26 febbraio 2023

Providenza

 Providenza


Vaga matrona di gentil sembianza

Versa da un urna un sempre egual ruscello,

Che in ogni dì disseta e questo e quello,

E l’onda sempre nel suo corso avvanza.

Segna con verga il globo, e la possanza

Palesa dalla reggia al vile ostello,

Ciascun l’invoca, ed essa in ordin bello

Non inganna d’alcun mai la speranza.

Providenza è costei, che fa sereno

L’uom, che con essa ogni travaglio sfida,

Chè il materno suo amor non vien mai meno.

Madre, Nudrice, Condottiera e Guida

Miseri, e grandi tutti accoglie in seno,

Nè sa tradir chi al suo poter confida.


Andrea Salomone, Mitologia iconologica, 1841


sabato 25 febbraio 2023

Amicizia

 Amicizia


Donna, che abbraccia un sempre verde alloro,

Che alla sinistra mano ha un cor piagato,

E un papiro le pende al manco lato

Esprimendo nel volto alto decoro.

Essa vince ne’pregi ogni tesoro,

Ogni affanno da lei vien calpestato,

Che per giovare altrui scorda il suo stato,

Fonte inesausta di divin ristoro.

Nemica d’interessi ognor sincera,

Che la vera virtù regge, e conserva,

Docile, giusta, nè mai truce, o altera.

Questa sol può sprezzar sorte proterva ;

Ecco l’emblema di amicizia vera,

Che ognun la vanta, e che nessun l’osserva.



Andrea Salomone, Mitologia iconologica, 1841


KUASER

KUASER

KUASER, figlio degli dei scandinavi, che lo crearono più o meno allo stesso modo in cui l'Orione dei Greci era stato creato dagli dei del suo paese. Questo semidio era così abile che rispondeva in modo soddisfacente a tutte le domande, per quanto oscure potessero essere. Attraversò la terra per insegnare la saggezza ai popoli. Ma due nani lo uccisero per tradimento, raccolsero il suo sangue in un recipiente e, mescolandolo con del miele, ne fecero una bevanda che rende poeti coloro che la bevono. Il sangue di questo uomo così saggio, mescolato con il miele, sembra rappresentare la ragione e le grazie, senza le quali non c'è vera poesia.



una poesia:


Kuaser, figlio degli dèi del nord,

come l'Orione dei Greci, divin forgiato

da mano divina, a rispondere alle domande

più oscure, saggezza in ogni parte del mondo cercò.


Ma tradimento lo attese, mano dei nani

che la sua vita gli tolsero, il sangue in un vaso raccolsero

e con miele mescolarono, un elisir che poesia dona,

ragione e grazia che in ogni versi risuonano.


Il sangue saggio di questo semi-dio

il miel dell'ispirazione, in un connubio

che la vera poesia evoca e crea,

Kuaser, il grande saggio che mai morirà.


venerdì 24 febbraio 2023

Felicità

 Felicità


Assisa in ricco tron vaga Regina,

Col regio serto il caduceo sostiene,

E dalla faccia amabile, e divina

Spirano di contento aure serene.

All’altra man, che verso terra inchina

Hà corno eletto, che ogni ben contiene,

Labro söave, che al sorriso inclina,

Sguardo, che cinge al cor dolci catene.

Spirano i gesti suoi ogni dolcezza,

La sua voce nel cor piacer rinnova,

Tal che in lei stà riunita ogni bellezza.

Ogni contento l’Uom per essa prova,

Questa è felicità vera ricchezza,

Che l’uom sempre ricerca, e mai non trova.



Andrea Salomone, Mitologia iconologica, 1841