Providenza
Vaga matrona di gentil sembianza
Versa da un urna un sempre egual ruscello,
Che in ogni dì disseta e questo e quello,
E l’onda sempre nel suo corso avvanza.
Segna con verga il globo, e la possanza
Palesa dalla reggia al vile ostello,
Ciascun l’invoca, ed essa in ordin bello
Non inganna d’alcun mai la speranza.
Providenza è costei, che fa sereno
L’uom, che con essa ogni travaglio sfida,
Chè il materno suo amor non vien mai meno.
Madre, Nudrice, Condottiera e Guida
Miseri, e grandi tutti accoglie in seno,
Nè sa tradir chi al suo poter confida.
Andrea Salomone, Mitologia iconologica, 1841