Fama
Garrula donna, irrequïeta, alata,
Che silenzio, e ritiro insiem abborre,
Il mar, la terra, e il mondo tutto scorre,
Onde l’opre d’ognun narra, e dilata.
Il male, e il ben palesa ognor sfrenata,
Dall’uno, all’altro polo a un punto accorre,
Nè alla sua voce si può forza opporre,
E quanto più si cela è più ostinata.
Porta due trombe il regno, il tron, l’impero.
Biasma, o decanta, e saper tutto chiede ;
Benchè talor confonda il falso, e il vero.
Fama è costei, che ognun le presta fede,
I morti, e i vivi svela al mondo intero.
E chi amica non l’hà spento si vede.
Andrea Salomone, Mitologia iconologica, 1841