mercoledì 28 dicembre 2011
sabato 17 dicembre 2011
sabato 3 dicembre 2011
The Symptom and the Subject: The Emergence of the Physical Body in Ancient Greece
The Symptom and the Subject: The Emergence of the Physical Body in Ancient Greece
Brooke Holmes
Il sintomo e il Soggetto permette un approfondito sguardo su come il corpo fisico sia inizialmente emerso in Occidente sia come oggetto di conoscenza e una parte misteriosa del sé. A partire da Omero, si muove attraverso trattati di medicina classica dell'epoca, e la chiusura con gli studi dei primi filosofia etica e della tragedia euripidea, questo libro riscrive la storia tradizionale della nascita del dualismo corpo-anima nella Grecia antica. Brooke Holmes dimostra che come il corpo (soma) è diventato un oggetto di indagine fisica, è come sia decisamente cambiato l'ideale greco antico sul senso della sofferenza, l'anima, e la natura umana.
Intraprendendo un nuovo esame di prove biologiche e mediche dal sesto al quarto secolo aC, Holmes sostiene che è stato in gran parte attraverso interpretazioni cambiamento dei sintomi che la gente ha iniziato a percepire il corpo fisico con i sensi e la mente. Una volta attribuito principalmente agli agenti sociali come dei e demoni, i sintomi cominciarono a essere spiegato dai medici in termini di sostanze fisiche nascosta dentro la persona. Immaginando uno spazio demoniaco dentro la persona, ma largamente al di sotto della soglia di sensibilità, questi medici hanno contribuito a trasformare radicalmente ciò che significava per gli esseri umani ad essere vulnerabili, e ha inaugurato una nuova etica centrata sulla responsabilità di prendersi cura di sé.
Il sintomo e il soggetto mette in evidenza con la nuova importanza come il mondo classico greco abbia resco possibile scoperte ed abbia profondamente influenzato il modo di pensare del soggetto umano.
domenica 27 novembre 2011
giovedì 24 novembre 2011
martedì 22 novembre 2011
venerdì 28 ottobre 2011
Immortals - Trailer italiano HD
In uno scenario mitologico dominato da forze ancestrali, il titano Iperione setaccia la Grecia alla ricerca del leggendario Arco di Epiro, creato da Ares per liberare i Titani dalla prigionia degli Dei e annientare l'umanità. Una sacerdotessa di nome Fedra e un contadino scelto da Zeus per proteggere la patria, Teseo, si cimentano in un'avventura da cui dipenderanno le sorti del mondo.
domenica 9 ottobre 2011
Una minoranza pagana: i Kalash
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sabato 1 ottobre 2011
lunedì 29 agosto 2011
L'affresco «a luci rosse» ha perso i pezzi. A Massa Marittima è bagarre in Comune
L'affresco «a luci rosse» ha perso i pezzi. A Massa Marittima è bagarre in Comune
M. F.
Il giornale della Toscana 19/8/2011
A Massa Marittima, in Maremma, l'estate è più rovente che altrove per via di un affresco. Quando fu scoperto, nel 1999, fece molto discutere e oggi, dopo il restauro appena concluso, le polemiche sono roventi: l'Albero della fecondità, affresco medievale che a Massa Marittima raffigura un albero dai cui rami pendono non frutti ma organi sessuali maschili con alcune donne in attesa di raccoglierli e due che se li contendono, è stato sì restaurato ma, secondo un esponente di opposizione in consiglio comunale, alla fine manca qualcosa. La «sparizione» riguarderebbe, spiega oggi sul quotidiano Il Tirreno Gabriele Galeotti del movimento civico «Massa Comune», alcuni particolari importanti e cioè i testicoli che facevano parte di alcuni dei singolari frutti. Secondo Galeotti dopo il restauro l'affresco «appare fortemente compromesso», tant'è che sulla questione ha presentato un esposto a Procura e Ministero dei beni culturali. A confermarlo ci sarebbero le foto di prima e dopo il restauro, a dimostrazione di una vera e propria «castrazione» di alcuni dei frutti peniformi. «Da parte nostra siamo tranquilli sui soggetti che hanno condotto il restauro - ha commentato il sindaco Linda Bai - e cioè i tecnici della Soprintendenza di Siena con il contributo dell'università di Firenze, dell'Opificio delle pietre dure e del Cnr». A chiarire la vicenda interviene il soprintendente Mario Scalini: «In epoche relativamente recenti alcune lacune vennero abbondantemente integrate. Dal momento che sono cambiati i tempi e la filosofia del restauro, l'intervento ha riportato l'affresco alla situazione iniziale e così sono spariti i... testicoli». L'affresco, che all'epoca della sua scoperta fu definito «a luci rosse», è stato oggetto di studi approfonditi e ancora oggi è sottoposto a un monitoraggio scientifico a causa della presenza di sali minerali e delle infiltrazioni che potrebbero comprometterlo. L'opera, infatti, è stata realizzata sulla parete delle Fonti dell'abbondanza, vasche ai piedi dell'omonimo palazzo medievale, uno dei gioielli della cittadina maremmana.
sabato 23 luglio 2011
domenica 17 luglio 2011
lunedì 11 luglio 2011
domenica 10 luglio 2011
venerdì 8 luglio 2011
lunedì 27 giugno 2011
mercoledì 15 giugno 2011
mercoledì 8 giugno 2011
domenica 5 giugno 2011
mercoledì 1 giugno 2011
lunedì 23 maggio 2011
lunedì 9 maggio 2011
sabato 23 aprile 2011
venerdì 8 aprile 2011
lunedì 28 marzo 2011
mercoledì 23 febbraio 2011
Giornata pagana della memoria, intervista a Manuela Simeoni: "Ma non siamo neopagani"
Giornata pagana della memoria, intervista a Manuela Simeoni: "Ma non siamo neopagani"
Era il 27 febbraio del 380 dopo Cristo, quando l’imperatore Teodosio promulgò l’editto di Tessalonica che sanciva il Cristianesimo come religione di stato romana, soppiantando così il paganesimo. Undici anni dopo arrivarono anche quelli che oggi chiameremmo “decreti attuativi”, che impedivano di fatto ai pagani di professare la loro religione. Il più noto fu quello del 24 febbraio 391 dopo Cristo, che sanciva il divieto di ingresso nei templi pagani, proibiva l’atto di avvicinarsi ai loro santuari e l’adorazione di statue o manufatti. Esattamente 1620 anni dopo quell’editto, domani si terranno delle celebrazioni per ricordare quei giorni drammatici per i pagani, che nei secoli successivi furono i primi “perseguitati” della neonata Chiesa dell’Amore. Sulla giornata, giunta ormai alla quinta edizione, ci parla Manuela Simeoni, della Federazione Pagana.
(...)
Era il 27 febbraio del 380 dopo Cristo, quando l’imperatore Teodosio promulgò l’editto di Tessalonica che sanciva il Cristianesimo come religione di stato romana, soppiantando così il paganesimo. Undici anni dopo arrivarono anche quelli che oggi chiameremmo “decreti attuativi”, che impedivano di fatto ai pagani di professare la loro religione. Il più noto fu quello del 24 febbraio 391 dopo Cristo, che sanciva il divieto di ingresso nei templi pagani, proibiva l’atto di avvicinarsi ai loro santuari e l’adorazione di statue o manufatti. Esattamente 1620 anni dopo quell’editto, domani si terranno delle celebrazioni per ricordare quei giorni drammatici per i pagani, che nei secoli successivi furono i primi “perseguitati” della neonata Chiesa dell’Amore. Sulla giornata, giunta ormai alla quinta edizione, ci parla Manuela Simeoni, della Federazione Pagana.
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