Saturno
Ceppo possente d’una stirpe altera,
Fabro d’ogn’avvenir, d’ogn’possanza :
Il Nume è questo, che ogni Nume avvanza,
Da cui vien la genia, che in Ciel impera.
La sua possanza un dì troppo severa
Par che a figli togliesse ogni speranza,
Ebbe primo nel ciel divina stanza
Quando formò de’ Dei la vasta schiera.
Questo è quel Dio, di cui i rei consigli
Fer la moglie tremar, ma i suoi furori
Furo ingannati, e generò più figli.
Perduto in Ciel il trono, e i primi onori
Fra gli Arcadi salvossi da perigli,
Donde piacque istruir gl’agricoltori.
Andrea Salomone, Mitologia iconologica, 1841